Dopo lo strappo Via della Seta, Giorgia Meloni porta il Made in Italy in Cina. La Premier ricuce i rapporti e non solo.
Sono giorni di impegni importanti per Giorgia Meloni chiamata ad una serie di incontri in Cina. La Premier sta ricucendo i rapporti con Pechino dopo lo strappo avvenuto con l’addio alla Via della Seta anni fa. Non solo. La Presidente del Consiglio è stata super impegnata anche a rispondere alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e alla relazione Ue a proposito della libertà di informazione sul servizio pubblico radiotelevisivo italiano.
Meloni-Cina, gli incontro dopo l’addio alla Via della Seta
Il fronte principale degli impegni della Meloni è senza dubbio quello cinese. Il viaggo della Premier, di fatto, punta a costruire un rapporto con Pechino a seguito dell’addio alla Via della Seta che si era consumato senza annunci particolari dalla stessa Presidente del Consiglio. Come ricordato da Il Sole 24 Ore, la stessa Premier ha sempre imputato la scelta della rinuncia non a questioni politiche ma economiche, al mancato raggiungimento dei “risultati sperati”.
In questo senso, il deficit commerciale a favore della Cina nei 4 anni in cui gli accordi passati erano in essere è fortemente aumentato. In tale ottica l’obiettivo della Meloni è esattamente quello del riequilibrio e del rilancio dei rapporti economici con Pechino. La Premier inaugurerà proprio a Pechino la settima edizione del Business forum Italia-Cina al quale parteciperanno alcuni big del comparto energetico e industriale e del made in Italy. La volontà del Governo italiano è quella di imprimere una dinamica positiva all’interscambio commerciale tra i Paesi.
La lettera alla von der Leyen
Un altro fronte che ha tenuto impegnata la Premier è stato quello europeo. In particolare la Relazione della Commissione europea sullo stato di diritto dell’Ue e in particolare sulla libertà di informazione sul servizio pubblico radiotelevisivo. La Meloni ha tenuto a rispondere a tono a Ursula von der Leyen con una lettera importante.
Nello scritto spiccano alcuni passaggi nei quali la Presidente del Consiglio parla apertamente di attacchi contro l’Italia. Anzi, di “attacchi maldestri e pretestuosi che possono avere presa solo nel desolante contesto di ricorrente utilizzo di fake news che sempre più inquina il dibattito in Europa”. In questo senso, la Meloni si è detta dispiaciuta che “neppure” la Relazione della Commissione “sia stata risparmiata dai professionisti della disinformazione e della mistificazione”.